Detrazione spese gite scolastiche nella dichiarazione dei redditi

In base a quanto confermato nella Circolare n. 7/E/2017 congiunta di Agenzia delle Entrate e Consulta nazionale dei Caf  “Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche: spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, a detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione e per l’apposizione del visto di conformitàle spese per le gite scolastiche sono detraibili in sede di dichiarazione dei redditi, in quanto rientrano nelle spese per la frequenza scolastica, distinte queste ultime dalle spese universitarie a partire dall’entrata in vigore dell’art. 1, comma 151, della legge n. 107/2015.

Tali detrazioni, pari al 19%, che oltre alle spese per le  gite scolastiche, si estendono anche all’assicurazione della scuola e a ogni altro contributo finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa (ad esempio corsi di lingua, teatro, ecc.), purché deliberato dagli organi d’istituto, spettano a prescindere da quale sia il grado della scuola frequentata dal figlio: pertanto si può ottenere della detrazione fiscale su mense, gite scolastiche ecc., per scuole dell’infanzia (scuole materne), primarie e secondarie di primo grado (scuole elementari e medie), secondarie di secondo grado (scuola superiore) sia statali che paritarie private e/o degli enti locali.

Per calcolare l’importo della detrazione spettante nel 730 occorre:

  • sommare tutte le voci di spesa che rientrano tra le spese per la frequenza scolastica, ivi comprese gite scolastiche;
  • tenere conto del limite massimo della detrazione, che la legge ha fissato in 564,00 euro per l’anno 2016 per alunno o studente;
  • applicare al totale, la detrazione del 19%. Ad esempio: se la spesa è di 500 euro totali, si applica il 19% di 500 euro = 95 euro;
  • indicare la spesa sostenuta nel 730 (Rigo E8/E10 codice 13).

Se i soldi vengono versati direttamente alla scuola, il contribuente che intende usufruire dell’agevolazione fiscale non dovrà presentare al Caf o al proprio commercialista la copia della delibera scolastica che ha disposto tali versamenti; viceversa, se la famiglia deve pagare la somma a un soggetto esterno all’istituto scolastico, come l’agenzia viaggi, dovrà munirsi della suddetta delibera.

[SM]

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