Musei Vaticani e accessibilità

Avete programmato una visita con la classe ai Musei Vaticani e nella classe è presente un/a alunno/a diversamente abile con necessità di trasporto su sedia a rotelle?

Non è raro, soprattutto in alta stagione, che i Musei Vaticani, a qualsiasi ora del giorno, siano talmente affollati da ridurre la visita ad almeno due ore di coda ininterrotta dalla biglietteria alla Cappella Sistina con un paio di boccate d’ossigeno nel Cortile Ottagono e nel Cortile della Pigna. In genere, le classi in visita sono sempre accompagnate da una guida certificata che, in caso di superaffollamento, deve barcamenarsi tra qualche essenziale spiegazione da fornire ai ragazzi insofferenti e il terrore di perderne qualcuno nella marea umana incipiente. La situazione si complica però quando del gruppo fa parte anche un alunno o un alunna con disabilità e necessità di trasporto in sedia a rotelle.

Questo post, scritto da chi è in possesso di patentino da guida turistica, ha l’obiettivo di dare dei consigli alle classi che si trovano in questa situazione.

Sul sito web dei Musei Vaticani è presente una dettagliata pagina dedicata ai visitatori con disabilità ed è anche disponibile una mappa con i percorsi consigliati per i disabili.

Cosa fare però in una situazione di superaffollamento come quella documentata dalla fotografia che segue?

I Musei Vaticani in un pomeriggio di giugno
I Musei Vaticani in un pomeriggio di giugno

19 luglio 2019: siamo due colleghi che devono condurre in tour due classi di dodicenni inglesi con ben due ragazzi disabili con necessità di sedia a rotelle. Dopo aver svolto le necessarie procedure burocratiche alla reception, mentre le classi ci attendono nell’atrio di fronte alla biglietteria, ci avviamo al guardaroba dove due addetti molto cortesi ci affidano due sedie a rotelle dietro rilascio dei nostri documenti. Ci dividiamo in due gruppi da 40 persone ciascuno, diamo istruzioni a due accompagnatori sull’ubicazione dell’ascensore e ci avviamo separatamente con i due grupponi sullo scalone che porta al piano superiore e al servizio fornitura radioguide.

E via così, da un lato conduciamo il gruppo dall’altro diamo indicazioni sull’ubicazione delle rampe per i disabili. Finalmente arriviamo al Cortile della Pigna e ci possiamo rilassare e soffermare a spiegare la storia e i capolavori della Cappella Sistina ai ragazzi che sono venuti fin qui soprattutto per vivere quell’esperienza.

Lasciato il Cortile della Pigna, inizia l’incubo, per quasi due ore ci cimentiamo tra l’aiutare un professore a salire o scendere le scale con la sedia a rotelle mentre l’alunno disabile è costretto a scendere e viene aiutato dai compagni a procedere in autonomia fino a ritrovare uno spazio in piano per risedersi sulla sua carrozzina. Nel frattempo senza perdere d’occhio il disabile, sollecitiamo gli insegnanti a contare gli alunni e verificare che nessuno sia rimasto indietro o sia andato avanti o semplicemente sia stato inghiottito dalla calca. Lentamente percorriamo sale e corridoi fitti di opere d’arte senza poter svolgere il servizio per il quale veniamo pagati e guardiamo i volti dei ragazzi, sconfortati, che non comprendono cosa siano venuti a fare lì.

Flusso ininterrotto di visitatori ai Musei Vaticani

Finalmente stremati, dopo un’ora e mezza abbondante di sofferenza senza aver parlato di nulla, guadagniamo la Cappella Sistina e invitiamo i ragazzi a godersela per qualche minuto. Ma per noi guide non finisce qui: la classe ha previsto che al termine della visita della Sistina si vuole recare nella Basilica di San Pietro che dista pochi minuti di cammino. E la sedia a rotelle? Non può essere lasciata dal lato della Basilica ma va riportata all’ingresso dove è stata inizialmente consegnata e dove ci restituiranno il documento. Con un professore, quindi, dopo aver dato le necessarie istruzioni alla classe per poter raggiungere la Basilica (senza guida), torno indietro con la carrozzina fino alla biglietteria del museo (20/25 minuti di camminata) e, dopo averla finalmente riconsegnata, l’alternativa per raggiungere il gruppo è uscire dal Museo e farsi tutto il giro da Piazza Risorgimento e raggiungere Piazza San Pietro col rischio di dover fare la fila per la security nel caso in cui la classe sia ancora in basilica, oppure rifarsi nuovamente il Museo all’indietro. Scegliamo quest’ultima soluzione perché ci dicono che abbiamo il diritto di ripassare all’interno lungo il percorso disabili dal lato della biblioteca, poco affollato, ma è un’illusione, passano altri venti minuti e ci ritroviamo di nuovo nello stesso oceano di folla sempre più sudata, sempre più stordita, sempre più stanca…  E finalmente siamo di nuovo in Sistina, sono le 17,20. Tiro un sospiro di sollievo, abbiamo fatto in tempo, alle 17,30 chiude il portone che conduce verso la Basilica, se avessimo tardato di solo dieci minuti, avremmo nuovamente dovuto rifare il giro per uscire dall’ingresso principale su Viale Vaticano.

Tutto ciò che ho raccontato è assolutamente vero. Ne ho tratto però alcune lezioni che possono essere utili a chi dovesse organizzare una visita ai Musei Vaticani con una classe in cui un partecipante ha necessità di essere trasportato in sedia a rotelle:

  1. Se possibile, munirsi di propria sedia a rotelle e non utilizzare quella interna per non doverla restituire all’ingresso dal quale si è entrati, soprattutto se giunti alla Cappella Sistina si vuole proseguire per la Basilica di San Pietro.
  2. Essere consapevoli che a rotazione studenti e professori dovranno supportare il disabile nel salire e scendere le scale e nel trasportare, sollevandola, la sedia a rotelle.
  3. Stampare in anticipo la mappa dell’accessibilità disponibile sul sito dei Musei Vaticani. Nei giorni di grande affollamento non è sempre facile trovare gli addetti del Museo per chiedere informazioni.
  4. Programmare la visita di mattina presto. In genere sul presto i Musei sono meno affollati e fa meno caldo.
  5. Raccordarsi sempre con la guida che accompagna il gruppo e non perderla mai di vista. Non prendere decisioni autonome senza averla informata.
  6. Evitare la visita nei mesi estivi quanto c’è un sovraffollamento di turisti durante tutto l’arco della giornata. Roma offre valide alternative: dai Musei Capitolini alla Centrale Montemartini, da Palazzo Massimo al Museo di Palazzo Barberini solo per citarne alcuni.

[MTN]

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