Il 2018 è l’anno del cibo italiano: un’ottima occasione per visitare i musei con occhio diverso e goloso

Locandina 2018 anno del cibo italinaoIl ministro Dario Franceschini ha dichiarato che “ il 2018 sarà l’anno del cibo italiano, un modo per valorizzare e mettere a sistema le tante e straordinarie eccellenze italiane e fare un grande investimento per l’immagine del nostro Paese nel mondo. L’Italia deve promuoversi all’estero in maniera integrata e intelligente: valorizzare e promuovere l’intreccio tra cibo arte e paesaggio è sicuramente uno strumento molto utile per questo obiettivo”.

Gli spunti per la didattica che offre quest’iniziativa sono molteplici e possono essere replicati in diversi contesti. Si va dall’analisi diretta dell’opera d’arte alla ricerca di brani letterari ad hoc e ricette d’epoca.

L’Associazione GoTellGo ha spesso inserito, in occasione delle passeggiate storiche e delle lezioni in aula, riferimenti e suggerimenti relativi all’alimentazione antica, suscitando sempre un notevole interesse sull’argomento da parte di alunni e insegnanti. Ebbene sì, quando si fa una visita storica si tende spesso all’astrazione: concetti, eventi, monumenti, opere d’arte diventano qualcosa d’inafferrabile e indecifrabile, soprattutto per i più piccoli, se non ci si concentra anche su aspetti più comuni del vivere quotidiano.

E allora il cibo è il tramite perfetto per avvicinare idealmente la storia e l’opera d’arte al nostro mondo contemporaneo.

Per organizzare un’uscita didattica sul tema basta porsi dei semplici interrogativi:

  • dove si acquistavano/acquistano i beni alimentari? Ovvero, com’erano strutturati e divisi i mercati e dove si trovavano?
  • come veniva preparato il cibo?, e da chi? Ricette, metodi di cottura e di conservazione…
  • dov’erano vendute e servite le pietanze? Presso thermopolia, osterie, locande, ristoranti?…
  • quali sono le fonti per ricostruire la storia dell’alimentazione? Materiali, letterarie, iconografiche?…
  • come possiamo ricreare odori, sapori e colori del passato e (perché no?!) imbandire una bella tavola “a tema”?!…

Vi propongo quindi due spunti per delle visite a tema nei musei romani ma che possono essere d’ispirazione  e/o replicabili per quanti vogliano organizzare un’uscita didattica anche in altri contesti.

A tavola con gli Etruschi

Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia offre tantissime opportunità per approfondire l’argomento dell’alimentazione antica. Si può partire dalle bevande, con il riconoscimento di alcune fra le tante forme vascolari presenti e l’analisi della loro funzione originaria, e proseguire con l’individuazione di alcuni contenitori e strumenti per la conservazione e preparazione dei cibi. Le splendide raffigurazioni dipinte sui vasi rappresentano un altro filone da seguire dove il cibo la fa da padrone in scene di sacrifici, banchetti e simposi.

Inoltre l’esposizione segue un criterio topografico, ed è quindi facile operare un parallelo tra le aree di influenza etrusca e la moderna divisione territoriale, rendendo più semplice il confronto e la riscoperta di cosa si conserva delle antiche tradizioni e degli antichi sapori sulle tavole di oggi.

Il cibo nell’arte

Visto che le scuole hanno la possibilità di entrare gratuitamente nei musei semplicemente consegnando l’elenco degli studenti e degli insegnanti accompagnatori, vale la pena sfruttare quest’opportunità per creare un confronto incrociato tra diverse epoche e stili.

Con lo spirito di una vera e propria caccia al tesoro si parte dalla sede di Palazzo Massimo del Museo Nazionale Romano dove selvaggina, pesce e frutta si possono facilmente rintracciare in mosaici e dipinti.

Un secondo appuntamento è invece alla Galleria di Palazzo Barberini per scoprire il ruolo del cibo nella cultura rinascimentale e barocca che torna a essere protagonista delle opere sia come soggetto singolo sia come elemento a corredo di molte rappresentazioni.

Infine, da non dimenticare la campagna social tutta incentrata su alimenti e piatti d’autore lanciata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, insieme al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, con l’invito a visitare gli oltre 420 musei, parchi archeologici e luoghi della cultura italiani, a cercare, fotografare e condividere il tema del mese con l’hashtag #annodelciboitaliano.

[PP]

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