Pulire la spiaggia: una gita scolastica alternativa

Sul tema della lotta all’inquinamento, in alcune scuole è nata l’idea di attirare l’attenzione di adulti e ragazzi sulle problematiche ambientali organizzando gite in cui, a differenza della classiche gite scolastiche tradizionali, la classe non passa una giornata in un museo o in visita in una città d’arte, ma va ad osservare coi i propri occhi i danni dell’inquinamento sulle nostre coste e spiagge e i ragazzi si rimboccano le maniche per dare una mano a pulire.

Educazione ambientale, divulgazione naturalistica, sensibilizzazione degli alunni su temi quali il rispetto e la tutela degli ecosistemi e della biodiversità, ma anche un modo diretto per dimostrare che ognuno può fare qualcosa, non solo non abbandonando rifiuti in giro, ma anche pulendo laddove altri hanno incivilmente sporcato.

In tal senso, una bellissima iniziativa è quella organizzata già per il secondo anno consecutivo dall’Istituto Comprensivo Mameli Manzoni di Amantea in Calabria, il progetto “Un mare d’amare”, da un’idea del prof. Morelli in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Amantea, che ha coinvolto circa 500 ragazzi delle quattro scuole secondarie di primo grado di Lago, Campora, Aiello e Cleto, i quali sono andati in gita a pulire 13 km di spiaggia amanteana raccogliendo chili di mozziconi di sigarette, lattine, bottigliette, ecc. abbandonate sulla sabbia o arrivate sulla spiaggia dal mare.

Analoghi esempi di gite alternative come questa si sono svolte  in altre parti di Italia, come in Versilia, dove alcune classi sono state in gita a pulire le spiagge di Viareggio o a Genova, dove circa 400 alunni, in collaborazione con Legambiente, hanno pulito le spiagge di Voltri, o ancora a Roma dove, nel maggio scorso, oltre 150 studenti sono stati in gita scolastica nel Cilento a ripulire la spiaggia di Cala del Cefalo e hanno seguito un seminario sul tema dell’inquinamento e sui modi per limitare l’uso della plastica nella vita quotidiana.

Un messaggio per gli adulti di fronte alle incertezze che riguardano il futuro del nostro pianeta a causa di consumismo, spreco di risorse, sfregio del territorio, utilizzo indiscriminato di materiale plastico: tutti aspetti che incidono profondamente nel nostro ecosistema e di fronte ai quali le scuole con queste iniziative possono aiutare a potenziare il senso civico inteso come privilegio dell’interesse collettivo rispetto a quello del singolo.

[Sara Moretto]

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