Leggere a voce alta: una buona pratica da applicare anche in gita

gruppo di studentiLa lettura ad alta voce è un esercizio fondamentale per lo sviluppo cognitivo, linguistico e comunicativo, relazionale ed emozionale. Il lettore legge per se stesso ma anche per gli altri facilitando la concentrazione e la comprensione del testo.

In aula gli studenti si trovano spesso a dover leggere diverse tipologie di testi su invito dell’insegnante.  Fuori da scuola, però, non capita spesso di dover leggere in pubblico e gli alunni sono riluttanti nel partecipare attivamente alla lettura di un brano durante una visita. Le scuse addotte sono le più diverse: sono timido; non so leggere; ho una brutta voce; non ho portato gli occhiali ecc…

Riuscendo a superare le scoglio dell’indisposizione si ottengono invece grandi risultati, e si aprono nuovi e interessanti scenari per rendere più diretta e comprensibile la spiegazione.

Scegliere ad esempio delle buone e moderne traduzioni di autori classici che raccontano alcuni aspetti particolarmente “stuzzicanti” della vita nella Roma antica è un ottimo sussidio per far passare alcuni concetti chiave e stimolare la curiosità sull’argomento. Cosa mangiavano, com’era la vita nelle insulae, cosa si faceva alle terme e chi si incontrava a teatro o al circo, sono solo alcuni dei quesiti a quali un autore del tempo può rispondere meglio di qualsiasi libro di testo.

Compito della guida è quindi quello  di invogliare gli studenti a leggere a turno ad alta voce queste interessanti  testimonianze, aiutandoli nei passaggi difficili e sottolineando i punti più importanti da cui si vuole trarre insegnamento.

Ecco alcune raccomandazioni:

  • Per una visita di una mezza giornata sono sufficienti 5 o 6 testi particolarmente significativi. Troppi rischierebbero di rallentare eccessivamente il ritmo della visita.
  • Per i più piccoli è utile fare una selezione dei testi che tenga conto delle loro capacità: brani brevi, semplici, diretti e stimolanti.
  • Per gli alunni degli istituti superiori ci si può sbizzarrire con qualcosa di più complesso spaziando dal testo teatrale alla poesia dialettale.
  • La scelta delle letture può essere progettata sia dall’insegnante sia da chi organizza l’uscita didattica.

Con un pizzico in più di intraprendenza e coordinazione tra le parti si possono inoltre ideare anche dei piccoli eventi, magari dei book–mob che coinvolgano i passanti o i visitatori di un sito o di un museo, rendendo l’esperienza della lettura  e dell’uscita didattica un momento unico.

E per finire, si segnalano le linee guida per la lettura ad alta voce proposte dall’Associazione culturale GoTellGo nell’ambito del progetto Word Crossing.

[Priscilla Polidori]

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